La Professoressa Chiara Benedetto ha dedicato la vita alla professione e, soprattutto, a prendersi cura degli altri. Laureata presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino, successivamente ha approfondito gli studi a Londra e negli Stati Uniti. La sua carriera è costellata di successi: primo Primario donna in Ginecologia e Ostetricia e primo e unico Direttore donna di un Dipartimento Universitario di Ginecologia e Ostetricia in Italia; in ambito internazionale, è stata eletta Presidente dello European Board and College of Obstetrics and Gynaecology (EBCOG) che rappresenta le Società Nazionali di Ostetricia e Ginecologia di 36 Nazioni Europee e successivamente è stata nominata Presidente del Gruppo delle Specialità Chirurgiche di tutta Europa. Ancora una volta, l’unica donna oltre che l’unico italiano. Grazie a lei è nato l’EBCOG Simulation Consortium fra Istituzioni europee per lo sviluppo di programmi di simulazione per la chirurgia ginecologica e ostetrica e per la gestione delle emergenze intrapartali da mettere a disposizione di Università e Ospedali. La professoressa Benedetto è inoltre l’unica ginecologa italiana ad aver avuto il riconoscimento di Honorary Fellow da parte di tutte le più prestigiose Società Scientifiche Internazionali in campo ostetrico-ginecologico ed è uno dei 30 professionisti selezionati fra i Ginecologi-Ostetrici e Neonatologi del mondo come Regular Fellows della International Academy of Perinatal Medicine, sulla base dei meriti internazionali acquisiti nell’ambito della Medicina Perinatale. Membro di diverse Accademie internazionali e nazionali, è anche Presidente del Corso di Laurea in Ostetricia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Torino e di numerosi Master. Donna infaticabile e con una immensa passione per la sua professione, è stata moderatrice e relatrice a centinaia di congressi nazionali e internazionali, autrice di oltre 700 pubblicazioni scientifiche e articoli su prestigiose riviste mondiali, autrice di libri di testo e monografie, oltre che coordinatrice e coautrice di linee guida nazionali per la gravidanza e il parto. Ultimi, ma non da meno, ha attivato programmi di informazione sulla Salute per le donne, ha costituito la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus e a lei si deve il Research and Educational Center (REC) per la formazione continua in ginecologia e ostetricia, con manichini e simulatori, inaugurato presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università degli Studi di Torino.
CB terza da sx con il personale delle Segreterie generale,
scientifica e didattica della Ginecologia e Ostetricia
Universitaria al Sant’Anna
CB con due dottoresse specializzande in ginecologia e ostetricia mentre si esercitano al REC
Professoressa, ci presenta la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus di cui è Presidente?
“La Fondazione è nata nel 2009 per far sì che i luoghi di cura per le donne rispondano sempre di più e sempre meglio ai bisogni delle pazienti e di coloro che se ne prendono cura. L’obiettivo è quello di lavorare a fianco delle Istituzioni e di stimolare iniziative volte a garantire la sicurezza delle donne assistite, a sostenere la ricerca scientifica e tecnologica in ginecologia e ostetricia e a favorire la crescita professionale degli operatori sanitari mediante l’offerta di formazione e informazione effettuata con qualsiasi mezzo. Abbiamo iniziato concentrando la nostra attenzione sul Sant’Anna perchè è il più grande Ospedale ostetrico-ginecologico di Europa e abbiamo il privilegio di averlo a Torino. Siamo partite dall’ascolto e la prima azione è stata organizzare dei focus group con le pazienti che si recavano in ospedale per ricevere le cure, con il personale sanitario, con gli studenti del corso di laurea in Ostetricia e con gli specializzandi in Ginecologia e Ostetricia: tutti chiedevano di rendere l’ambiente meno cupo e angosciante. Abbiamo quindi lanciato un appello ad architetti, ingegneri e Istituzioni culturali del territorio, incluso il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che hanno risposto con grande entusiasmo. Una delle mission è stata ripensare i luoghi di cura, partendo dai bisogni di chi li frequenta, per renderli più accoglienti a cominciare dal primo impatto: dall’ingresso alle scale, dalle sale d’attesa ai reparti, oggi l’Ospedale S. Anna ha un aspetto più armonioso, allegro, colorato e al suo interno trovano spazio anche alcune opere d’arte. Il progetto è stato condiviso da molti professionisti, imprenditori e artisti e a dieci anni dalla nascita possiamo affermare che grazie al lavoro di squadra sono stati raggiunti molti obiettivi”.
CB seconda da sinistra, con i membri del Consiglio di Amministrazione della
Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, in qualità di Fondatrice e
Presidente, al decimo anno dalla costituzione – Torino, 22 gennaio 2019
Altri step del progetto?
“In questi anni sono state promosse numerose iniziative come l’acquisizione di nuovi strumenti diagnostico-terapeutici ad alta tecnologia e la ricerca sulla prevenzione dell’obesità in gravidanza. Insieme con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza e con la Compagnia di San Paolo ci siamo occupati della ristrutturazione di un Reparto di maternità e siamo stati partner dell’Università nella ristrutturazione di un’ampia area destinata al Centro di Training REC. La Fondazione inoltre, per alleggerire l’ansia delle pazienti e renderne più piacevole la permanenza in ospedale, ha portato all’interno del Sant’Anna le Vitamine musicali, il più grande progetto di musica dal vivo in un ospedale”.
Nella foto: CB in un momento delle “Vitamine Musicali”, progetto organizzato dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna in collaborazione con le Istituzioni Culturali del territorio – Ospedale Sant’Anna di Torino
Parliamo di Nati con la Cultura?
“L’iniziativa Nati con la Cultura è stata ideata dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus insieme a Palazzo Madama partendo dal presupposto, scientificamente dimostrato, che la cultura e quindi anche la fruizione del nostro patrimonio artistico possono essere una risorsa di ben-essere sin dai primi anni di vita. Il progetto ha coinvolto l’Osservatorio Culturale del Piemonte e ha avuto il sostegno della Compagnia di San Paolo. A partire dal 2014, i nuovi nati insieme al kit della Salute ricevono un Passaporto Culturale che consente alla famiglia, nel primo anno di vita del bimbo/a, di accedere liberamente a 32 musei “Family and kids Friendly” della rete Abbonamento Musei, che in questi anni si sono attrezzati per ospitare le famiglie con bambini piccoli. La Cultura diventa così raccomandazione per una buona crescita e stili di vita sani”.
Nella foto: CB seconda da sx in piedi insieme a un gruppo dell’equipe ostetrica nella sala di attesa multiculturale del nuovo reparto di maternità del Sant’Anna
Quali sono i risultati di cui è stata più soddisfatta durante la sua Presidenza del Board and College Europeo di Ostetricia e Ginecologia e del Comitato Mondiale per la Salute della Donna e i Diritti Umani della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO)?
“In ambito europeo, l’aver stilato gli Standard di Cura per la Salute della Donna che ho presentato al Parlamento Europeo nel 2014 con l’obiettivo di promuovere e migliorare la qualità delle cure ostetrico-ginecologiche in tutti i paesi d’Europa. Inoltre, sono felice di aver portato l’Europa a Torino, organizzando nella nostra Città due Congressi Europei di Ginecologia e Ostetricia. Fra le attività del Comitato della FIGO, che rappresenta le Società Nazionali di Ginecologia e Ostetricia del mondo, cito con particolare soddisfazione l’aver preparato e lanciato Campagne di informazione per la popolazione su alcuni importanti temi riguardanti la salute della donna, delle future generazioni e dell’intera comunità. In ogni Paese abbiamo utilizzato i social network per trasmettere informazioni sugli stili di vita sani, sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e della violenza di genere, sui benefici della contraccezione, su come prepararsi alla gravidanza, sulla preservazione della fertilità e su altri temi fondamentali per imparare a prendersi cura di sé e degli altri. La campagna è stata promossa anche dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia. Inoltre abbiamo attivato programmi di informazione sulla Salute per le donne migranti, prodotto pieghevoli e poster per le pazienti e le loro famiglie volti a sensibilizzare all’integrazione dei diritti umani nel percorso di cura e Check list per gli operatori sanitari al fine di verificare il rispetto dei diritti umani nell’erogazione delle cure. La risposta è stata ottima. Adesso si tratta di far diventare questi strumenti parte integrante del percorso di cura…e per questo sarà necessaria la volontà di tutti!”
CB prima a destra. Taglio del nastro in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto
di Ostetricia della Clinica Universitaria dell’Ospedale Sant’Anna, da lei diretto.
Torino, 6 giugno 2018
Grazie al suo impegno a Torino è nato un Training Center all’avanguardia per l’Ostetricia e la Ginecologia: di cosa si tratta?
“Nel 2009 ho fondato questo Centro di “addestramento” all’avanguardia per la simulazione di emergenze in sala parto e di complessi interventi chirurgici in ambito ginecologico che permette un approccio innovativo finalizzato alla sicurezza e alla mini-invasività delle procedure. Il Centro è nato presso il Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’Università degli Studi di Torino, ora diventato parte del Dipartimento di Scienze Chirurgiche. Nel 2018 il Training Center, ridenominato REC (Research and Educational Center), è stato trasferito in un’area completamente ristrutturata di circa 700 mq ed è attualmente l’unico in Europa in grado di offrire una formazione permanente in tutti i campi dell’ostetricia e della ginecologia che richiedano l’acquisizione di competenze pratiche psicomotorie e di competenze relazionali finalizzate al lavoro di equipe. Inoltre, è uno dei soli dieci centri al mondo accreditati dalla European Society of Gynaecological Endoscopy e dalla European Academy of Gynaecological Surgery per conseguire il Diploma GESEA (Gynaecological Endoscopic Surgical Education and Assessment) che consiste nell’esaminare e certificare l’acquisizione di competenze chirurgiche in ambito ginecologico secondo gli standard europei”.
Ha dedicato la vita alla professione e si è distinta in un campo prevalentemente maschile. È stato complicato?
“Certo mi sono impegnata molto e non mi sono mai arresa di fronte alle difficoltà. La passione per il mio lavoro mi ha continuamente sostenuta e ho sempre creduto nell’importanza del lavoro di squadra a tutti i livelli. E’ per questo che sono e sarò sempre grata a tutti coloro che in diversi contesti hanno condiviso i miei stessi obiettivi e hanno contribuito a far sì che si potessero raggiungere.
Nella foto: Discorso di benvenuto in occasione del Congresso Europeo dello European Board and College of Obstetrics and Gynaecology (EBCOG) – Torino, 19 maggio 2016
Torino per lei è?
“Una città di valori dove sono nate e possono nascere idee e progetti trainanti per l’Italia e per il mondo. E’ per questo che sono orgogliosa quando la nostra città e il nostro lavoro vengono conosciuti e apprezzati nell’ambito dei più importanti contesti scientifici internazionali”.
Un suo ricordo legato alla città?
“La generosità di tanti Torinesi e delle istituzioni locali che si sono adoperate per sostenere la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus offrendo una testimonianza concreta della loro presenza”.
Nell’introduzione all’intervista abbiamo dovuto ridurre il curriculum vitae della Professoressa Chiara Benedetto, che è particolarmente ricco e costellato di successi, ma pensiamo che la sua esperienza e la sua straordinaria carriera possano essere un grande stimolo e un grande esempio per tutti, dimostrando che impegno e passione sono fondamentali per raggiungere l’eccellenza.
A questo link potete leggerlo in forma completa, insieme ad un approfondimento relativo alla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus.
Coordinamento: Carole Allamandi
Intervista: Barbara Odetto
Ph: Sandra Czubak