Lamberto Vallarino Gancia – Il Presidente del Teatro Stabile racconta questa eccellenza internazionale

Lamberto Vallarino Gancia – Il Presidente del Teatro Stabile racconta questa eccellenza internazionale

Il Teatro Stabile di Torino, l’unico Teatro Nazionale in Italia inserito nel network Mitos 21 che include i più importanti teatri europei, ha alla sua presidenza un imprenditore di successo. Lamberto Vallarino Gancia, Enologo laureato all’University of California Davies, già presidente dell’azienda di famiglia, di Federvini e del Consorzio Alta Langa, vice presidente di Federalimentare e membro del comitato di Confindustria, di Centromarca, IBC e del Commissario Expo 2015 Padiglione Italia. Oggi è consulente, presidente onorario del Comitè Vin, accademico onorario dell’Accademia Agricoltura, della Vite e del Vino, Membro Scientifico di Agrinnova, presidente della Cantina Ideale. Da sportivo ha vinto il campionato italiano e europeo di Offshore classe 1 ed è membro dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia. Ricopre l’incarico di Presidente della Fondazione del Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, epicentro di cultura e innovazione che guarda ai giovani e allo scenario internazionale.

Il Teatro Stabile per lei rappresenta?

“Il Teatro Stabile ha rappresentato, al mio arrivo nel 2015, la scoperta di un mondo affascinante e complesso, una realtà fatta di persone, di professionisti, di talenti che mi ha fatto riscoprire la passione mia e della mia famiglia per il teatro. Una realtà di cui mi sento parte integrante e che con il mio impegno e esperienza cerco di supportare affinché mantenga e implementi l’alta qualità organizzativa e artistica che ha dimostrato in questi anni. Il Teatro Stabile è una eccellenza italiana, della nostra regione, della nostra città e del nostro made in Italy teatrale. Siamo infatti un Teatro Nazionale ed un bene accessibile a tutta la comunità. Il nostro Ente produce spettacoli di alta qualità artistica e racchiude al suo interno storia, cultura e tante professionalità. Sono onorato di presiedere un teatro che ha conseguito in questi anni risultati molto positivi e di poter lavorare con un grande team interno e con tanti attori, registi, compagnie ed addetti ai lavori che contribuiscono a fare del nostro teatro uno dei più importanti in Italia e in Europa”.

Quanto è importante la presenza di opere straniere per un Teatro Nazionale?

“La vocazione all’internazionalizzazione del nostro Teatro si è consolidata negli anni ed è molto importante per noi programmare spettacoli internazionali ed esportare le nostre produzioni all’estero perché ci permette di implementare gli scambi a livello culturale anche in un’ottica di integrazione sociale. Come Teatro Nazionale e per contributi che riceviamo da Comune, Ministero e Regione abbiamo anche la mission di ospitare e far circuitare a livello nazionale ed internazionale gli spettacoli che produciamo. L’importanza del nostro ente a livello internazionale è confermata anche dal recente inserimento del Teatro Stabile di Torino, unico teatro italiano, nel network Mitos 21 composto dai più importanti teatri europei (Odéon di Parigi, National Theatre di Londra, Berliner Ensemble di Berlino, Dramaten di Stoccolma, Toneelgroep di Amsterdam, Katona di Budapest, Royal Theatre di Copenhagen), coi quali lo Stabile torinese sta stringendo accordi di coprogettazione, coproduzione e scambio. Questo è un riconoscimento di cui sono particolarmente orgoglioso”.

Come si inserisce il Teatro Stabile nella formazione culturale dei giovani?

“Prima di tutto grazie alla nostra Scuola di Teatro che quest’anno vede coinvolti 22 allievi per un progetto triennale di formazione professionale: giovani talenti che, dopo il diploma, si realizzano con successo nelle arti della recita, della regia e che trovano uno sbocco professionale non solo in teatro, ma anche nel cinema e nella televisione.

Da diverse Stagioni lo Stabile ha inserito nel suo programma spettacoli pensati appositamente per i bambini e le loro famiglie con una programmazione in matinée per le scuole materne e primarie e nei weekend aperte anche ai genitori: un modo per avvicinare il pubblico del futuro e per far vivere la magia del teatro ai più piccoli, utilizzando il linguaggio delle fiabe, in uno dei più bei teatri d’Italia, il Carignano. Quest’anno è in programma la Bella e la bestia e negli scorsi anni sono andati in scena spettacoli tratti da fiabe conosciute da tutti (da Pinocchio ad Alice nel paese delle meraviglie, per ricordarne alcuni). Il Teatro Stabile collabora attivamente con l’Università, organizzando incontri, stage, ecc ed in particolare voglio ricordare Retroscena, un programma di incontri con i protagonisti delle nostre Stagioni ideato appunto insieme all’Università. Ci sono poi operazioni “sociali” come l’abbonamento Un posto per tutti, che grazie al sostegno della Fondazione CRT, permette alle fasce più deboli di accedere con maggiore facilità all’offerta culturale che il nostro teatro propone. Mi piace sottolineare che molti dei nostri abbonati sono giovani a cui dedichiamo abbonamenti ad hoc. Infine grazie all’utilizzo dei social e delle App che abbiamo molto sviluppato, riusciamo a comunicare più facilmente con loro calibrando anche la nostra offerta nei loro confronti. In merito alla formazione vorrei anche ricordare il nostro Centro Studi che è un’eccellenza aperta e consultabile agli studiosi e non solo”. 

E nel tessuto cittadino?

“Il Teatro Stabile di Torino è un simbolo della nostra Città che propone spettacoli di alta qualità artistica e che racchiude al suo interno storia, cultura. Il Teatro Gobetti e il Teatro Carignano, le nostre sale storiche, fanno parte del cuore e della storia di Torino. A queste due sale storiche si aggiungono le Fonderie Limone di Moncalieri, dove ha anche sede la nostra Scuola per Attori. Il territorio è un importante punto di riferimento per il nostro teatro e prosegue la collaborazione con le compagnie e le associazioni indipendenti del teatro torinese. Nella nostra programmazione è significativa la presenza di artisti e compagnie che a Torino e in Piemonte sono nati, si sono formati o risiedono stabilmente. I risultati raggiunti a livello di incassi da biglietteria, biglietti venduti e abbonamenti dimostrano quanto il pubblico apprezzi le attività del Teatro Stabile che si impegna, stagione dopo stagione, ad offrire un cartellone che soddisfi tutti i gusti legati alla prova e anche alla danza con il festival Torinodanza”.

Ha una formazione legata all’enologia. Un mondo che fa parte del suo DNA…

“Sì, sono laureato in scienze della fermentazione e continuo a fare vini e seguire società che producono e vendono vini, spumanti e liquori grazie ad una lunga esperienza di anni ed anni legata al mondo delle bollicine”.

Se il Teatro Stabile fosse un vino, quale sarebbe?

“Un Alta Langa perché ne ha tutte le caratteristiche: è di estrema qualità, è un primato, di vertice ma per tutti, con una proposta frizzante ed innovativa, ma molto legata alla tradizione ed il rispetto del territorio e delle sue origini. Per fare un grande vino ci vuole un grande lavoro di squadra dalla vigna al bicchiere e per il teatro è lo stesso, il lavoro parte dal testo e si conclude con il pubblico che applaude al termine dell’ultima recita”.

Possiamo anticipare alcune novità della prossima stagione teatrale?

“La nuova Stagione del Teatro Stabile e la prossima edizione di Torinodanza saranno come sempre di altissimo livello. Il nostro direttore artistico Valerio Binasco firmerà la regie di due nuove produzioni di autori del Novecento, ampio spazio sarà destinato come sempre alla danza e al teatro europei, il Gobetti sarà polo di drammaturgia contemporanea e porteremo in tournée in tutta Italia e in Cina due acclamati spettacoli della stagione corrente: Arlecchino e Così è (se vi pare)”.

“ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI” di Carlo Goldoni

©PHOTO BEPI CAROLI – nella foto: la Compagnia

“COSI’ E’ (SE VI PARE)” di Luigi Pirandello

©PHOTO BEPI CAROLI – nella foto da sinistra: Giuseppe Battiston, Nicola Pannelli, Orietta Notari, Ilaria Falini, Dario Iubatti, Filippo Dini, Francesca Agostini

Torino per lei è?

“La città più bella del mondo per qualità della vita, offerta enogastronomica, culturale e per la sua posizione geograficamente strategica rispetto al mare, alla montagna, ai paesaggi vitivinicoli. Torino è una città di eccellenze, da quelle enogastronomiche a quelle culturali”.

Un suo ricordo legato alla città?

“Quello più bello del mondo, quando ho conosciuto mia moglie Carola e quando sono nati i miei due figli Vittorio e Carlo…sempre a Torino”.

Coordinamento: Carole Allamandi

Intervista: Barbara Odetto

Ph: Immagini realizzate al Teatro Gobetti di Lamberto Vallarino Gancia Presidente Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale – ©Photo Andrea Guermani

Ph: Teatro Carignano – ©Photo Bruna Biamino

Ph: Immagini in bianco e nero di Lamberto Vallarino Gancia Presidente Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale – ©Photo Daniela Foresto

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