Loredana Segreto – L’Università degli Studi di Torino forma cittadini consapevoli, anche attraverso lo sport

Loredana Segreto – L’Università degli Studi di Torino forma cittadini consapevoli, anche attraverso lo sport

Nella vita ci vogliono passione e determinazione, valori che la dottoressa Loredana Segreto incarna perfettamente. Dal 2012 infatti è Direttrice Generale dell’Università degli Studi di Torino. Sin dagli esordi la sua carriera è stata correlata all’ambito universitario. A lei compete la complessiva gestione e organizzazione del personale tecnico-amministrativo, dei servizi e delle risorse strumentali dell’ateneo al fine di garantire la legittimità, l’imparzialità, la trasparenza e il buon andamento dell’attività amministrativa e tecnica dello stesso. Giornalista pubblicista, è stata componente di numerosi tavoli tecnici ed ha ricevuto diversi encomi ufficiali dall’ateneo torinese.

ScattoTorino l’ha incontrata per parlare del mondo universitario e di Just the Woman I am, un evento sportivo con finalità benefiche che da anni interessa la città e che sta riscuotendo un successo crescente, organizzato dal CUS Torino e dal Sistema Universitario torinese ovvero Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino.

L’importanza della formazione universitaria per i giovani di oggi?

“Il principale impegno del nostro Ateneo è quello di formare cittadini consapevoli con adeguate capacità critiche nel rispetto dei loro interessi e orientamento di studio. Formare studenti significa impegnarsi a condurre i giovani a diventare agenti del cambiamento nelle diverse discipline di insegnamento. Per questo la nostra offerta formativa è progettata con strumenti innovativi che tengono conto dell’evoluzione della società e dei bisogni di un sistema in costante mutamento”.

Studenti Erasmus in piazza Castello

Un bilancio dell’Università italiana nel contesto europeo

“La qualità della didattica e della ricerca del sistema universitario italiano è da considerarsi fra le migliori al mondo, nonostante le risorse economiche siano un tema critico. Promuovere i valori di internazionalizzazione nel contesto europeo è senza dubbio una necessità per tutte le Università italiane, che sono chiamate sempre più a confrontarsi con una generazione di studenti, spesso definita “generazione Erasmus”, che si riconosce a tutti gli effetti generazione di cittadini europei, prima ancora forse che di un singolo paese”.

Ci presenta Just the Woman I am?

“Domenica 3 marzo 2019, in Piazza San Carlo, è tornata la corsa-camminata non competitiva JUST THE WOMAN I AM, l’evento di sport, cultura, benessere e socialità a sostegno della ricerca universitaria sul cancro, organizzato dal CUS Torino in stretta collaborazione con la nostra Università e il Politecnico. Anche quest’anno JUST THE WOMAN I AM non è stata solo una corsa, ma un’attività partecipata che mette al centro lo sport universitario come strumento di salvaguardia della salute dell’individuo e, grazie alla propria componente aggregativa, sensibilizza l’opinione pubblica a sostegno dell’eliminazione della violenza di genere”.

Qual è la novità di quest’anno?

“Dopo aver portato le donne (e gli uomini) a correre per le strade di Torino, novità di questa edizione è la “lezione-spettacolo” aperta al pubblico che si terrà lunedì 11 Marzo al Teatro Carignano. Avvalendosi dell’energia narrativa propria della messa in scena teatrale, l’attrice torinese Laura Curino, su testo di Alessandro Perissinotto (scrittore e docente), introdurrà sei brevi talk scientifici di docenti dell’Università di Torino e del Politecnico. Si parlerà di salute, sport e donne. Una riflessione sulla “medicina preventiva più naturale che ci sia”, cioè sulla relazione virtuosa tra una corretta alimentazione, un’adeguata attività fisica e una buona salute”.

Un bilancio della manifestazione?

“Quest’anno la corsa è giunta alla sua sesta edizione. In pochi anni la partecipazione è cresciuta sensibilmente. All’inizio eravamo soltanto un piccolo nucleo, in questa edizione siamo arrivati a superare le 20 mila presenze. Un grande successo per lo sport, per il sistema universitario da sempre impegnato nella promozione della salute, dei corretti stili di vita e della prevenzione e per tutti i cittadini che si sono uniti alla corsa o che sono venuti in piazza”.

Torino per lei è?

“Torino è la mia città. E’ il luogo dove vivo ed è soprattutto la città che mi ha dato opportunità di studio e crescita professionale”.

Un ricordo legato alla città?

“Senza dubbio il grande fermento e rinascita durante le Olimpiadi invernali prima e le Universiadi l’anno dopo, due momenti in cui la Città e l’Università di Torino hanno avuto la maggiore visibilità a livello internazionale. Due eventi a cui sono molto legata, che hanno lasciato il segno e hanno cambiato positivamente il territorio”.

Coordinamento: Carole Allamandi

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