Giovane, bella e “mutante”. In sintesi, Linda Messerklinger. Attrice, modella e performer, vive a Torino ma ha conquistato l’Italia e la sua creatività è inesauribile. L’abbiamo vista in film del calibro di Fai bei sogni di Marco Bellocchio e a fianco di Clive Owen nello spot Campari diretto da Paolo Sorrentino. Attualmente è sul set per una nuova produzione televisiva e, in parallelo, porta avanti un progetto personale dal nome affascinante: Tantradance
Come ti definiresti?
“Mi immagino come un essere che attraverso il suo corpo, la sua voce e la sua vitalità fa risuonare la bellezza del Mondo, e di mondi altri. Un dispositivo fisico e metafisico, un Animale Umano profondamente intuitivo, istintivo e razionale al tempo stesso. Come tutti cerco di drizzare bene le antenne per percepire le cose davvero importanti, viviamo in un’epoca caotica e il discernimento è una dote che vorrei far mia sempre di più. Mi interessa percorrere la mia strada di auto-liberazione, penso che come esseri umani abbiamo l’occasione di alleggerirci ed espanderci, col passare degli anni. Abbiamo in dotazione un strumento geniale, il corpo umano, ricchissimo di forme di intelligenza, a cui voglio dare spazio e voce nel mio lavoro. Ci sono molti muscoli che non governiamo e neanche immaginiamo, ci sono memorie, segreti, conoscenze che il corpo conserva a nostra insaputa, bisogni inespressi rimasti incastrati in una postura, in un tic, talenti e capacità che aspettano di essere autorizzati ad esprimersi. Il nostro corpo è davvero una biblioteca ricchissima di informazioni”
A questo proposito hai creato una pratica: Tantradance. Di cosa si tratta?
“Tantradance è uno spazio a Torino che accoglie chiunque voglia ritrovare il tempo e il piacere di ballare, di muoversi liberamente, di divertirsi a sperimentare e risvegliare il proprio corpo. La danza può essere una via di accesso molto diretta e piacevole ad uno stato di grande rilassamento e centratura, come una meditazione: la mente si svuota e si crea nuovo spazio per stare bene, per ascoltarsi, per vivere il proprio corpo con rinnovata gioia. Sono incontri liberi e aperti a tutti, nei quali guido i partecipanti attraverso un percorso di musiche e visualizzazioni, lasciando che il corpo si lasci andare al ritmo. È una pratica che ho creato insieme a Gabriella Braidotti, ci siamo ispirate soprattutto al lavoro di Gabrielle Roth e di Daniel Odier”.
Come mai la scelta di questo nome?
“La filosofia tantrica è una forma di saggezza antichissima che invita alla cooperazione fra esseri umani, alla capacità di instaurare relazioni liberative, al coraggio di trasformarsi. Ballare insieme è un modo per celebrare la vita in compagnia degli altri, e riconnettersi ad una sorgente comune che sgorga continuamente ed è sempre pronta a sostenerci ed ispirarci. Come nello yoga, la parola Unione è fondamentale”.
Questa filosofia la applichi anche nella scelta delle sceneggiature e nel lavoro sul set?
“Assolutamente sì. La recitazione per me è una questione di cooperazione. Amo lavorare a progetti in cui si instaura una reale collaborazione, come è stato ad esempio in Faccia D’Angelo, diretta da Andrea Porporati e con Elio Germano al mio fianco. Cerco in linea di massima di accogliere le occasioni che mi si presentano come inviti ad espandermi e a conoscere, a fare la mia parte in un processo creativo, a giocare in una nuova squadra.”
Progetti in corso e futuri?
“Su Rai Due sarò ospite di una puntata di Rocco Schiavone, il vice questore protagonista dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini e dell’omonima serie televisiva interpretata da Marco Giallini. Intanto sono sul set de La strada di casa 2 con Alessio Boni, dopo aver terminato le riprese di Le piccole cose della giovane regista torinese Gaia Altissimo. Il 29 novembre sarò al Circolo dei Lettori di Torino con l’architetto e designer Hussain Harba per una serata nella quale verrà raccontata la genesi creativa che ha portato da Joe, la celebre poltrona a forma di guanto da baseball dedicata a Joe di Maggio, a Bloom, il suo intervento di restyling che è ormai un successo internazionale. Per iniziare bene il 2019, il 24 Gennaio sarò al Jazz Club di Torino con la mia performance musicale Shape _Shift: un progetto artistico sul tema della trasformazione a cui lavoro da circa un anno e di cui sarà presto pronto un piccolo disco”.
Intervista: Barbara Odetto
Ph: Luca Carlino, Annalisa Flori, Davide Furia e Franco Oberto
Abito con libellule e due pezzi: Atelier Beaumont