L’arte di fare rete: il punto di vista di Myb

L’arte di fare rete: il punto di vista di Myb

“Il mio ottimismo e le mie certezze derivano da due cose: sono pronta ad affrontare cambiamenti e sfide e penso che possiamo avere un domani migliore dell’oggi perché molto dipende da noi.” – Marisa Bellisario

Mercoledì 26 settembre nell’Auditorium del Grattacielo Intesa Sanpaolo si è svolto il convegno “L’arte di fare rete”, organizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario, per ricordare la grande manager a trent’anni dalla sua scomparsa, con la partecipazione di circa 250 ospiti.

L’incontro organizzato dalla referente del Piemonte della Fondazione, Valeria Ferrero, è stato pensato per dare una voce unitaria alle associazioni femminili, per conoscere le molte e diverse realtà che lavorano su un fronte unico, orientate al comune obiettivo della valorizzazione delle donne, del merito e del talento.

Nel corso del dibattito le relatrici hanno spiegato che cosa significa “fare rete” oggi a Torino e in Piemonte (regione di origine della Bellisario) e raccontato i progetti e le iniziative a cui stanno lavorando con impegno per creare nuove sinergie e per trovare nuovi acceleratori per un domani migliore.

MYB ha partecipato a questo incontro portando la testimonianza di che cosa significhi fare rete non all’interno di un’associazione, ma di un’iniziativa privata.

Di seguito un riassunto dei principali passaggi del discorso di Carole Allamandi, Ceo & Founder di MYB.

“Fare rete è un’arte, un’attività certamente non facile, che richiede molto tempo, pazienza e dedizione se si vogliono raggiungere risultati importanti.

Quando penso alla rete mi viene sempre in mente il paragone con un puzzle, con moltissimi pezzi da comporre ad uno ad uno, cercando con pazienza gli incastri giusti, poi man mano che si va avanti diventa sempre più facile mettere insieme i vari blocchi e alla fine, con grande soddisfazione, si arriva a completare tutto.

Ecco, fare rete per me è un po’ questo, significa mettere insieme, costruire relazioni, intrattenere rapporti, alimentare connessioni, scambiarsi informazioni tra realtà diverse ed eterogenee, il tutto finalizzato ad aumentare esponenzialmente le opportunità di collaborazione e di sviluppo.

…Omissis…

In questi ultimi anni, anche a causa delle numerose difficoltà legate alla crisi economica mondiale, le proposte di network si sono moltiplicate, non solo in ambito femminile, e sono quindi nate numerose iniziative per fare rete, a partire dal marketing referenziale di matrice americana, dagli stessi social network (primo fra tutti LinkedIn), fino a numerose associazioni, gruppi e iniziative private.

Una di queste ultime è proprio MYB, che oggi vi presento molto brevemente. MYB è un acronimo e significa Matching your Business ovvero mettere insieme competenze e conoscenze, costruire relazioni, creare occasioni di scambio di esperienze, di idee e di progetti.

MYB si rivolge ad aziende e professionisti ed è finalizzato alla crescita e allo sviluppo del business di tutti coloro che ne fanno parte; noi offriamo a tutti i partner la possibilità di entrare in contatto diretto tra loro, di trovare una condivisione reale di un’idea, di avere un consiglio o un aiuto per raggiungere un obiettivo, di creare le giuste sinergie per realizzare un progetto che da soli magari non avremmo la forza o la motivazione necessarie per portarlo avanti.

In poche parole possiamo definire MYB il luogo dei progetti e la possibilità di vederli realizzati!

Questo secondo me è particolarmente importante in una città come Torino, ricca di potenzialità e competenze che meritano di trovare la giusta valorizzazione. Una città che io amo moltissimo e che dovrebbe poter guardare al futuro con maggiore fiducia e consapevolezza di sé.

…Omissis…

Vorrei concludere questa relazione con una mia personale riflessione e convinzione sul tema di questo convegno: per fare della rete una vera arte è importante riuscire a cambiare paradigma, a ribaltare il nostro punto di vista; fare rete deve essere una forma di altruismo e non di egoismo e quindi quando entriamo in un gruppo, in un’associazione oppure in un network il nostro primo obiettivo deve essere dare e non ricevere.

Non dobbiamo pensare innanzi tutto al nostro interesse, ma dobbiamo come prima cosa essere capaci di dare, di aprirci agli altri, di confrontarci, di condividere le nostre esperienze e conoscenze; la conseguenza naturale di questo atteggiamento aperto e costruttivo sarà quella di ricevere altrettanto dagli altri e creare così un vero scambio, uno spirito di gruppo e di squadra che può portarci a raggiungere risultati insperati.

Ed è proprio grazie alla forza della rete che le forze dei singoli possono essere valorizzate e crescere in modo esponenziale…insomma insieme possiamo!!”

 

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