Si è chiusa martedì 3 luglio la terza edizione della Torino Fashion Week, un progetto interamente dedicato agli stilisti emergenti provenienti da ogni parte del mondo, che ha l’ambizioso obiettivo di restituire alla nostra Città la sua importante immagine legata al mondo della Moda, senza però entrare in competizione con le altre importanti Fashion Week, ma anzi creando delle collaborazioni con alcune di esse.
Forse non tutti sanno che la Moda italiana è nata proprio a Torino il 31 Marzo 1911, quando per la prima volta una donna italiana indossò un particolare modello di pantaloni femminili, le “jupes-culottes” che naturalmente suscitarono molto scalpore, ma aprirono la strada al riconoscimento di Torino quale capitale della moda, grazie anche alle grandi capacità sartoriali e alla raffinatezza dei capi proposti negli ateliers torinesi e venduti in tutta Italia.
La TFW rappresenta l’occasione per riproporre la Città come polo della Moda e del Tessile, punto di incontro di stilisti emergenti ed aziende, orientati all’innovazione e al design, alla ricerca e all’innovazione.
Dal 27 giugno al 3 luglio i locali dell’ex Borsa Valori hanno fatto da passerella per ben 80 fashion designers provenienti da diverse parti del mondo, che hanno presentato delle collezioni realizzate in esclusiva proprio per la TFW .
La manifestazione ha realizzato anche importanti collaborazioni con IED Torino (Istituto Europeo di Design), partner della TFW per il secondo anno consecutivo, e con l’IFDC (Islamic Fashion Design Council) che sarà partner della TFW per i prossimi tre anni e che nella serata di domenica 1 luglio ha premiato i 3 migliori stilisti del Modest Fashion e il cui vincitore, Chantique Brunei, sfilerà a settembre ad un evento Off della Milano Fashion Week.
Uno dei protagonisti di spicco è stato l’architetto iracheno Hussain Harba che ha sfilato in passerella con la collezione di borse Mini Home, omaggio alla casa come simbolo di sicurezza che custodisce all’interno tutto il nostro mondo, esattamente come accade con la borsa di una donna; ha firmato inoltre l’installazione Past and Future, un trono alto due metri che unisce tradizione e innovazione utilizzando un materiale antico qual è il legno con uno moderno qual è il plexiglas; l’opera ci invita a guardare al futuro, senza però dimenticare le radici del passato.
Questa bella manifestazione torinese ha delle potenzialità di crescita ancora molto elevate e meriterebbe forse maggiore attenzione da parte di istituzioni cittadine, media, sponsor e personaggi più o meno famosi, per evitare che finisca nel numero (purtroppo piuttosto elevato) di iniziative nate e sviluppate a Torino, ma che per trovare il giusto spazio di crescita e la piena valorizzazione delle potenzialità insite nelle idee che le hanno originate devono traslocare altrove…
La Moda è certamente un’ottima opportunità per portare Torino nel mondo e il mondo a Torino, come ha dichiarato Claudio Azzolini, presidente dell’Associazione TModa che ha organizzato l’evento; un’occasione da non perdere per il futuro di Torino!