La Centrale della Nuvola Lavazza (un bellissimo spazio eventi nato dalla ristrutturazione dell’ex centrale Enel) ha ospitato lunedì 25 giugno l’Assemblea dei Soci dell’Unione Industriale; la scelta della location è un chiaro indice della volontà degli imprenditori torinesi di rilanciare Torino come Città che guarda al Futuro e questo è stato il tema che ha pervaso l’intera mattinata di incontro e di confronto.
Nella prima parte, riservata agli associati, il presidente Dario Gallina ha spiegato i progetti su cui sta lavorando l’UI per puntare su innovazione e crescita della Città, in particolare Officina 4.0, Digital Innovation Hub del Piemonte e Manufacturing Technology Center, passando attraverso la sfida di una maggior presenza sui social per facilitare e implementare la diffusione di idee e progetti e attraverso la creazione di Business Point che le aziende possono usare come vetrina di presentazione sul mercato.
La seconda parte, aperta al pubblico, inizia con la presentazione del progetto Domani.To, una call for ideas lanciata alcuni mesi fa per raccogliere idee e suggerimenti dei cittadini da tradurre in progetti di crescita per la Città.
A seguire una relazione del professor Giorgio Barba Navaretti che ha spiegato i 5 miti da sfatare su Torino, primo fra tutto quello che ci identifica come “smart city”, ma al tempo stesso come “low cost city”, due anime di una stessa realtà che stanno faticosamente cercando un equilibrio e una via di uscita.
Esiste uno scarto consistente tra il potenziale della città e delle sue realtà locali e il ruolo che oggi le viene riconosciuto.
Torino sta ancora smaltendo i postumi della crisi, ma ha certamente le potenzialità per rilanciarsi. La manifattura, punto di forza della tradizione di Torino, non può limitarsi alla competizione sui costi, ma deve saper dare qualità e valore aggiunto.
Ci sono alcune aziende leader, molto più avanti della media nazionale e su queste bisogna puntare. Inoltre bisogna rafforzare le eccellenze attrattive per contrastare le forze centrifughe che sembrano voler portare le migliori iniziative fuori da Torino. Un dato molto importante, che fa ben sperare per il futuro, è che le aziende del Piemonte che fanno innovazione sono più numerose rispetto a quelle di Lombardia ed Emilia.
Le sfide per il rilancio di Torino si possono riassumere in 3 assi di intervento che sono: laboratori e innovazione, cultura e turismo, impresa e impatto sociale.
E per finire due proposte concrete: un nuovo distretto museale e la candidatura di Torino a Capitale della Cultura italiana 2021, oltre naturalmente al grande sogno di ospitare nuovamente le Olimpiadi Invernali nel 2026.
Un’altra Olimpiade cambierà Torino, facendole conquistare il ruolo e l’immagine che merita? La sfida è iniziata. E coinvolge tutti noi che amiamo questa Città.
Il Domani di Torino inizia oggi!